Coppia Testa di Moro in Coppia in Ceramica

La leggenda:

La "Testa di Moro" è una figura popolare nell'iconografia siciliana, ricca di leggenda e storia, e che riflette le diverse influenze culturali che hanno plasmato l'identità della Sicilia nel corso dei secoli. Prevalentemente visibile su vasi, piatti e piastrelle in ceramica, la testa di moro rimane un importante simbolo del folklore, della tradizione e dell'artigianato siciliano.

L'origine della Testa di Moro risale al periodo della dominazione araba in Sicilia, durato dall'831 al 1072.

Secondo il racconto, nel XI secolo, nel quartiere Kalsa di Palermo viveva una bellissima giovane. Appassionata giardiniera, amava curare le piante esotiche del suo balcone. Un giorno, un mercante moro, di passaggio, rimase colpito dalla sua bellezza. Lui le dichiarò il suo amore e lei ricambiò, ma la loro euforia venne infranta quando scoprì che aveva una moglie e dei figli che lo aspettavano nella sua terra natale.

Sopraffatta dalla gelosia e dalla disperazione, decise che se non poteva averlo lei, allora nessun altro avrebbe potuto farlo. In un impeto di rabbia, aspettò finché non si addormentò, poi lo decapitò con un'ascia affilata. Per assicurarsi che restasse con lei per sempre, usò la sua testa mozzata come vaso per le piante. Miracolosamente, la pianta che mise al suo interno fiorì e sbocciò come mai prima d'ora. Quando i vicini notarono le piante rigogliose e le chiesero il suo segreto, lei rimase in silenzio, e iniziarono a seguire il suo esempio, creando vasi di ceramica a forma di testa di moro.